mercoledì 23 novembre 2011

L'uomo Della Spazzatura




Di vagabondi e straccioni Malindi – come tutta l'Africa e tutto il Mondo- è piena. In ogni dove. Si trascinano dentro stracci trisunti, con una borsaccia stasporca chiedendo elemosina, importunando, cantando nevrotici canzoni senza senso, con ogni probabilità in preda a chissà quale astruso delirio, mangiando terra, con ogni probabilità bevendo quel cazzo di Mnasi appena raccolgono qualche scellino. Sono persone senza dignità, persa spesso per brutte azioni che hanno caratterizzato il loro passato (molti sono pedofili che la società ha condannato ai suoi margini), guardano sempre in basso oppure fissando il niente. Non hanno nessun genere di dimora e dormono dove svengono, aspettando che la Morte li tolga da questo disagio.

Ma ce n'è uno che non è così.
A 300 metri da casa mia, sotto un olmo coperto di rifiuti, vive l'Uomo della Spazzatura.
L'ho battezzato io con questo nome. Mi sembrava dignitoso e lo è.
Ho chiesto in giro se qualcuno lo conosce o sa qualcosa.
Nessuno sa niente. O almeno così dicono. Ma non me lo dicono con il sorrisino cinico di chi gode nel vedere qualcuno nella merda più di lui. Che è un atteggiamento classico che ho riscontrato in Africa e in India.
Anzi. Di solito mi guardano interrogativi chiedendosi il perchè mi stia informando PROPRIO di lui. Quasi intimoriti.
C'è un segreto dietro quell'uomo che a me non è concesso.
E non credo che si tratti di qualcosa di terribile, affatto.
Con ogni probabilità è un segreto che imbarazza tutti e del quale tutti farebbero volentieri a meno.

Io lo incontro continuamente.
Di solito gira dove si buttano i rifiuti (per strada o dove capita), con un borsone nero che seleziona quello che gli serve: scatole di yogurt piene di formiche, bustine nere con rimasugli o briciole di samosas, pezzi di carta, bottiglie vuote e chissà che altro.Avrà 30 anni. I baffi tenuti bene. Un fisico asciutto ed uno sguardo dritto e fiero che non sfida niente ma che non teme nessuno.
A me mette in soggezione.
Ogni tanto compro un paio di cartoni di latte e glieli do se lo incontro in giro o se si trova seduto sotto il suo olmo. Lui li prende senza neanche guardarmi e men che meno ringraziare e continua a camminare a schiena nuda e dritta. Oppure a mangiare formiche che gli corrono tra le mani.
Non puzza.
Ne lui ne il posto dove vive.
Con ogni probabilità tutto quello che è biodegradabile lo mangia e quindi non c'è decomposto lì, e sono sicuro che ogni tanto si lava.
Non so dove ma sono sicuro che lo fa. Un africano medio dopo un giorno di questo caldo, credetemi, puzza da non stargli vicino. Credo che sia un po' perchè non si lavano e un po' il tipo di pelle.
Non riesco a fargli una foto.
Nel senso che ancora non c'ho provato.
Ho lo stesso timore che mi si scaraventi addosso o che non mi consideri minimamente. Ed in tutti e due i casi proverei lo stesso disagio.
Forse fotograferò l'olmo quando lui è in giro.
Mi mette in una soggezione strana, che quasi mi piace.
Sono stanco di tutti questi africani falsi e viscidi che ti fanno l'amico solo per scroccarti una sigaretta o meglio una birra. E di loro non ho assolutamente soggezione e non mi preoccupo se qualcuno pensa persino che sono un po' razzista. Non lo sono, ed il fatto che non sia disposto a farmi prendere per il culo dalla feccia di questo fantastico popolo ne è la prova. E quelli perbene lo sanno e mi apprezzano.

Ma pagherei per poter parlare con lui, per chiedergli cosa pensa della vita, per sapere che fine ha fatto la sua vita, per raccontargli se vuole dove cazzo sta andando la mia. Se ha dei sogni e se posso aiutarlo a realizzarli. Se lui può aiutarmi a realizzare i miei. Che forse è più probabile.
Ma per ora non si può. Ma non mi do per vinto.
Continuerò a comprargli qualche busta di latte aspettando che mi dica una parola. E forse un giorno succederà. O forse non succederà mai.
Ma per me sarà sempre un piacere strano e intraducibile incontrare l'Uomo della Spazzatura. Sarà bello illudermi che quando beve quel latte dimenticando per un attimo le formiche pensi: chissà chi cazzo è questo muzungu strano. E sono proprio felice nel credere che anche voi che leggete questo post siate positivamente incuriositi di conoscere l'Uomo della Spazzatura. Potrebbe valerne la pena.

Post

Gli ho fatto la foto. Di spalle. E ho provato disagio. Come giusto che sia.

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