sabato 13 ottobre 2012

Non è un paese per vecchi




Se ho davvero amato una persona della mia intera famiglia è stato mio nonno.
Credo solo lui, purtroppo.
A lui ho dato sbarazz(ino)ato ascolto ragazzino ribelle senza sbuffi e stravaccate.
A lui ho chiesto consigli che nessuno di voi.
A lui, 86 anni sonanti nel fisico martoriato ma di cervello fino, ho dato ragione su diatribe politiche di parenti arrapati di litigare in fottuti pranzi natalizi allo sbando
che si ricomponevano in una sua semplice battuta che annientava analisi originali e sopraffine.
E che ci faceva sentire a tutti un po' mezze seghe.
Mentre sorrideva beato consapevole di essere arrivato in questo pianeta alla fine.
Che è morto un decennio fa, per inciso.
Ma a tutt'oggi, se qualcosa non va, alzo lo sguardo al cielo e chiedo consiglio chiudendo gli occhi e aspettando sicuro una risposta s/gradita.
Che arriva sempre.
E non sono certamente un bacia pile, preciso.

Eppure quel vecchio lì mi ha dato tanto per forgiare il mio concetto della vita.
E come lui tanti altri vecchi d'allora anche se in tono più minore.
Eran vecchi consapevoli del loro ruolo.
Eran vecchi con delle storie da raccontare.
Eran vecchi che non avevan paura d'esser vecchi.
Poca pila nelle tasche ma con un affresco di passato che partiva in bianco e nero e che i loro racconti acquarellavano poi di mille colori.
Eran vecchi con una dignità figlia della miseria e dell'arbitrio che echeggiava rivincita proletaria (l'ho detto, thò!).
Eran gente che del pelo nello stomaco avevano fatto virtù. L'arbitrio, appunto. Chiedetelo ad uno dei nostri vecchi di oggi se sa cos'è l'arbitrio.
Per mio nonno e i suoi pari fu un semplice sbandato pseudo ossimoro che provava a scrollarsi di dosso la guerra ed i suoi nefasti.
Ma non ne fecero vero dramma alla fine.
C'era un futuro dopo quelle macerie che li aspettava.

Quei vecchi lì hanno vissuto la loro vecchiaia fino in fondo.
Sembra una stronzata detta così ma invece poco lo è.
Se lo sono concesso.
Anche se dividevano in quattro famiglie un cazzo di cesso.
A battere nei tavoli d'osteria denari e bastoni.
Sempre con il bianchino accanto e se passava il prete una bella strizzata di coglioni.
Eran vecchi veri. C'è poco da fare.

E arriviamo ai nostri olografici tempi.
Dove sono finiti quei vecchi?
Ci sono ancora?
O sono soltanto acrilici ricordi sparati in giro un po' romanticamente e a casaccio?
Non ci sono più dai.

Guardateli i vecchi di oggi. Guardateli bene.
Guardateli al supermercato. Quando parlano con un pacco di pasta risentiti perchè il prezzo nella pubblicità Mediaset era più basso ma di poco.
Quando comprano assuefatti i gratta e vinci da 5 euro.
Guardateli mentre commentano inviperiti le stronzate di Forum o La Vita In Diretta.
Guardateli a passeggio per le city. O baldanzosi di sterno ben fuori o retti da qualche badante dell'est.
Nei parchi con il loro nipotini a rivendicare imperplessi il loro come back verso l'infanzia. Oppure quando al bar salutano strisciando e si fanno con un semplice gesto poi servire di nascosto i loro bianchini.
Guardateli nella loro routine della sala d'aspetto del dottore della mutua a far passare il tempo. Guardi dottore, mi duole la schiena le braccia la prostata e ieri dopo il cinghiale in umido m'è preso anche un crampo.
Guardateli mentre aggeggiano con il cellulare per parlare magari con la figlia,
magari con la moglie separata o meglio ancora con la classica romena di vent'anni più giovane a fare i trombatori in una squallida sceneggiata.
Che alla metà gli prende con il cane e lo portano sempre a passeggio non perchè lo amano, ma perchè non sanno che cazzo fare e gli fanno vivere a quella povera bestia una vita coatta da damigella.
Guardateli mentre guardano compiaciuti il culo di vostro figlia di 15anni ma ammazzerebbero tutti i pedofili alla forca e votano compatti Bersani.
Che gli hanno promesso il posto per la nuora alla Coop. Capirai.
Guardateli. Sembran tanti Gabibbi.

Qualcuno dirà: è colpa della società.
E con ogni probabilità c'è del vero.
Ma se la società è fatta da esseri umani, e se davvero esistono colpe, bhe, i vecchi di oggi ne sono corresponsabili, i responsabili colpevoli in contumacia e chiusa qui.
Se in 40anni l'Italia è andata a gambe all'aria molto a loro si deve.
Nell'aver accettato supini certa politica.
Certo modo di rapportarsi al mondo del lavoro.
Di aver accettato un metodo raccomandatorio a quello meritocratico.
In tutti campi. Dal sociale, all'arte, dalla cultura al lavoro e alla Polis stessa.
Solo una generazione di mezze seghe poteva sopportare 50anni Andreotti.
Come soltanto una generazione che anela alla libertà poteva impalare Mussolini.
O no?

Forse e anche per questo, avendone con ogni probabilità coscienza da qualche parte, regrediscono tutti allo stato neonato.
Li vedo solo io nei giardini pubblici a rincorrere nipoti viziati che hanno già (a due/tre anni di età) la Vita dentro una fossa?
Li vedo solo io ad eccitarsi per un cazzo di giochino elettronico che rimbambisce la testa loro e quella della prole?

Da un po' di tempo lavoro per una “cooperativa” di camerieri che (s)vende carne umana per catering.
Sapete chi è sempre e comunque il boss della cucina dei suddetti catering?
La Sora Anna, la Sora Marisa. La Sora 'Sto Cazzo.
Vecchie cattive e rintronate che riscuotono pensioni d'oro (intendo pensioni da 1.5/1.8ento euro che personalmente ritengo d'oro), prendono 150 euro a servizio e trattano tutti come se fossimo ebrei in un lager.
E poi magari le senti mugugnare perchè la nipote estetista o laureata o prostituta (spesso le tre cose insieme) non trova lavoro.
Sono iper-convinte che Berlusconi/D'Alema siano Gesù ritornato in terra e comprano 50euro di gratta e vinci al giorno maledicendo il governo ladro.
Incredibile.

Provate a vedere la televisione e non guardarla.
Di cosa parlano le pubblicità per tre/quarti del giorno?
Di carrozzine elettriche, di villaggi/vacanze per la terza età e cateteri.
Tutto per i vecchi.
Il target migliore. Gli unici in questo mondo del cazzo con il redditto assicurato (e garantito dal sudore di gente che la pensione non la vedrà mai)!!!
Ne sono consapevoli ma si inalberano se glielo fai notare, rimbambiti da 40anni di DC e PCI e Pseudonani vari. Vecchi che odiano questa parola e ossessionati dalla Morte, senza mai pensare che il 90% di loro la Vita, non solo non l'hanno vissuta, ma
mai sfiorata e nemmeno sognata.

Chiudo perciò con un motto dotto di rabbia che sa di stupidaggine ma che invece è filosofia quantistica:
i vecchi d'oggi andavano tutti ammazzati da piccoli.