mercoledì 21 dicembre 2011

Dellamore



L'amore l'ho conosciuto l'altra mattina in zona Baobab. Ma non saprei dire l'ora precisa.
Ridete ridete, ma parlo serio come un pregiudicato.
Proprio in un barretto del lungomare dove puoi aggiudicarti a prezzi umani birre fredde e vedere l'oceano indiano come a toccarlo con la mano e illuderti di guardare il Mondo come visto da lontano. Una voba che se non la vedi non ci cvedi.
Un amore così istantivo che ci sareste cascati anche voi, care le mie zucche vuote.
Un amore che m'ha preso lo stomaco, il cuore, un po' di pancreas e l'augello tutto.
Un amore che non s'era mai visto in giro prima. Dicon l'augello prima di tutto.

(No ora apparte gli scherzi. Faccio il serio. Oh. Ma io sin dall'inizio l'ho sentito davvero che era “Lei”, da subito. Tutto l'apparato olistico mi si è aperto di magia. Ho visto le lucine e i paperini. Sono dimagrito dieci chili in due ore e guardavo come un ebete qualunque le stelle stellate. Un safari nel subconscio di gelato a palettate.
Poi quando mi ha detto che veniva da Oxford mi sono davvero innamorato come un baccalà.
Perchè di quelle di Oxford ci si innamora a prescindere. Chiedete in giro.
Comunque).

Lei bella come una medusa descritta da Barricco. Che poèsio plebeggiando: piatto ricco mi ci ficco. Bionda colorata di colpi di sole che all'equatore da del celebrale messo male. Magra un po' calata, vita sedentaria di giorno/di notte vita marmellata. Vestitino afro-fashion che da onore alle formette sinuosette che s'abbelliscono di seni piccoli ma i capezzoli gagliardi le chiappe ben calate -sempre rimmel nelle sguardo- sguardo sexy che maschera sexy occhiate. Borsa firmata nervosa sigaretta che di menta appesta tutto. Lei così bella che paro proprio brutto ma bello a posteriori.
Per favore, giudicatemi soltanto, se siete ben di fuori.
Ordunque anche in falsetto arrossisco il mio inglese straparlo roba e triparlo quantunquemente di un approccio senza aver pretese che invece si materializza sorriso di partenza, poi le che cambia sedia e abbozza riverenza.

Di mano che sensuale l'ambisce i suoi i canali, di giochi di parole pari solo agli ospedali.
Di sguardi che imbarazzano lei sfiora la mia mano.
C'è un vento menestrello e penso: chissà se mi da l'ano.
Poi improvvistamente mi chiede in un inglese inglesizzato se sono anche sposato. Amore ma ti sarà possibile che tanto io abbia osato. Ti aspetto da una vita. Dal giorno del Creato.
Abbocca come un panda e striscia la sua gamba nel mezzo ai miei calzoni, proprio dove il gps indica che s'addensan li coglioni. Orchè divento Zanza, divento un gigolò. La sdraio giù di panza, che aggiotto il dietro e il front. Vedreste poi che bello se mi tiene tra le grembi pari fossi il suo bambino. Da none nove e mezzo invece quando si esibisce di pompino.

Sudati orsì per tempo famo tutto in tempi larghi di parole sussurrate che prometton baggianate, di contorni e posizioni da far impallidir anche il Vossia, poi l'ultima posizione -la più porca- detta quella del Messia.
O amore che sussurro di futuri futuribili/Noi due x sempre insieme e mai indivisibili.
(E qui si capisce ortanto che i Ricchi & Poveri mi fanno una ricca sega. NDA)

(Aaah il sesso ragazzi. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, sennò ci s'amazzerebbe dalle seghe, pensa un po'. Il sesso le prime volte è bello sempre. Anche se vai con Wanna Marchi. Il sesso libera la mente. Ringiovanisce la pelle. Fa giorno dorato qualsiasi giorno di merda. E se sono quattro mesi che non inzuppi il biscotto, crea il cosiddetto alterco quantistico conosciuto con il nome di “svuotamento di coglioni” che da un senso alla fisica e benessere al fisico.
Il sesso è bello se è dolce, un po' violento e persino a badilate. Il sesso trasforma in amore qualsiasi parola sporcacciona. Il sesso è tutto l'amore che vorresti dare ma non ci riesci.
Il sesso fa bene agli uomini, le donne, ai prelati ed anche ai pesci).

S'abbuia il terzo giorno. No amore tutto intorno. Sparisce l'energia, scompare la magia. Rimangono parole, parole già rabbiose, sms a ripieno di inglese rancorose. Stupenzo e guardo il cielo, le stelle, i satelliti e le costellazioni. M'appare la Madonna nei panni della mia ex ed è persino nuda con le tette ben di fuori, concludo che l'amore destabilia e rompe pure lì coglioni.
Saluto l'inglesina. Ripongo nella borsa condom, frusta e vasellina. Mi avvio sul marciapiede. L'amore è già sparito, per fortuna è la passione che non cede.
E mentre son lì che vado abbarricato, ricordo in mezzo a pensieri un poco ostili, che ci sono domande/risposte che nascono x essere pesate come perle e invece noi le rottamiamo a cani e porci.
Tipo quella che dice: Amare/Vuol dire soltanto/Poco dolci.

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